Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa)

CHE COS'E'PROCESSIONARIA     
E’ un insetto lepidottero che causa disseccamenti e defogliazioni anche di forte entità a carico dei pini.     
Gli adulti sono presenti tra la fine di giugno e l'inizio di settembre, con un picco di sfarfallamento nel mese di luglio, a seconda delle condizioni climatiche. Dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova sulla chioma degli alberi, formando caratteristici manicotti attorno ad una coppia di aghi.     

CHE PIANTE PREDILIGE?     
In Lombardia attacca soprattutto il Pino silvestre e il Pino nero. La larva dell'insetto è rinvenuta anche su numerose altre specie tra le quali il Pino mugo, il Pino strobo, il Pino domestico, il Pino d'Aleppo, il Cedro dell'Himalaya, il Cedro dell'Atlante e, occasionalmente, anche il Larice.     
Non attacca piante latifoglie.     

CHE DANNI PROVOCA?PELI URTICANTI     
Le larve di processionaria si nutrono degli aghi, scheletrizzandoli. Le piante colpite sono così maggiormente soggette ad ulteriori attacchi di parassiti. Le larve neonate si possono trovare, di solito, a partire da fine agosto.     
Nel corso dell'autunno le larve formano nidi sericei, simili a dei grossi bozzoli, in genere all'estremità dei rami più soleggiati dentro i quali si riparano nei mesi invernali. Dall'inizio di marzo alla fine di aprile, a seconda delle condizioni climatiche, le larve abbandonano le piante e si dirigono in processione verso un luogo adatto in cui interrarsi e trasformarsi prima in crisalide e poi in adulto.     

QUALI SONO I PERICOLI PER L'UOMO?     
Il contatto con i peli urticanti delle larve o la dispersione dei peli nell'ambiente può causare reazioni epidermiche e reazioni allergiche tra i quali asma e congiuntivite. Le più frequenti sono dermatiti (orticaria papulosa) e orticarie caratterizzate da chiazze vescicolo-bollose: sintomi che comunque spariscono nel giro di pochi giorni.     
Bisogna ricordare che anche gli animali possono essere colpiti da gravi reazioni che si manifestano, per ingestione o inalazione dei peli, alla lingua o alle mucose.     

BISOGNA COMBATTERLA?     
La lotta contro la processionaria del pino è obbligatoria su tutto il territorio Nazionale, nelle aree in cui la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo e possa costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali.     
La lotta alla processionaria è regolamentata dal D.M. 17 aprile 1998 e s.m.i.     
Per informazioni aggiornate consultare il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia nella sezione dedicata alla Processionaria del Pino.     

CHI DEVE INTERVENIRE  NIDO                                                                                                                                                                              
In aree urbane e boscate di proprietà privata gli interventi sono di competenza dei proprietari/gestori dei beni.    
Nelle aree urbane e boscate di proprietà comunale l’intervento è in competenza al Comune.   

COSA FARE PER COMBATTERLA     
La specie è controllata in natura da alcuni antagonisti tra i quali diversi predatori (uccelli, coleotteri, ditteri, imenotteri, ecc.), parassitoidi e altri agenti biotici, batteri e virus.     
In boschi, parchi e giardini, le larve possono provocare danni significativi ed arrecare notevole disturbo alle persone, circostanze queste che determinano la necessità di ricorrere a idonei interventi di controllo.     
L’inverno è il periodo in cui ci si accorge della presenza dell’insetto, quando sono ben visibili sulla chioma, soprattutto nelle porzioni esterne, i nidi formati dalle larve. Quando possibile, si deve procedere alla raccolta e distruzione dei nidi invernali, da compiersi tra ottobre e febbraio/marzo. In alternativa si può procedere alla lacerazione invernale dei nidi che, esponendo le larve al freddo invernale, consente di evitare l'asportazione. Questa operazione deve essere effettuata con personale adeguatamente istruito, in sicurezza, munito di cestello elevatore per il taglio dei rami con il nido e protetto dal possibile contatto con i peli urticanti (tuta monouso, guanti, STATO ADULTOmaschera, filtro, stivali, ecc.). A marzo-aprile sono ben visibili le "processioni" sui tronchi e sul terreno. La massima pericolosità dell'insetto coincide con il periodo immediatamente precedente all'apertura del nido. In questa fase occorre accuratamente evitare ogni contatto con le larve, altamente urticanti; pertanto, se da un lato è di fondamentale importanza, ove tecnicamente possibile, tagliare e bruciare i nidi larvali, dall’altro occorre operare con la massima cautela adottando adeguate misure protettive. Il taglio dei nidi riduce la pressione esercitata dall’insetto, ma non abbatte completamente l’infestazione.     
A fine inverno (marzo/aprile) possono essere installate le trappole meccaniche (collari) per la cattura delle larve. Le trappole vanno installate prima della discesa delle larve e vanno fatte aderire alla corteccia delle piante in modo da potere intercettare le larve durante la loro discesa in processione dai nidi di svernamento. Si sconsiglia l’apposizione di nastri adesivi al tronco che possono danneggiare anche specie utili di insetti e animali.